Recupero di appartamento storico in Via Po / Torino

1989 – Torino

Il corpo edilizio seicentesco ha la struttura in muratura portante e gli orizzontamenti costituiti da solai in legno. Sull’integrità delle strutture è fondato il restauro conservativo e la ristrutturazione degli ambienti dell’appartamento Gualtiero e Marina Turati in via Po 25. I decori delle pareti (e in particolare quelli del soffitto a cassettoni), sono stati rimossi o ricoperti nel corso di tre secoli. Si è provveduto così al restauro conservativo delle strutture lignee, degli affreschi e dei pavimenti risalenti alla costruzione dell’edificio (1690).

Il progetto ha seguito un doppio approccio metodologico. Da una parte la lettura delle varie stratificazioni storiche e decorative ha riportato in luce decori e tinte, con la volontà di lasciare il più inalterato possibile quello che compariva. Dall’altra, la volontà di ospitare nello stesso spazio una famiglia composta dai genitori e dai due figli, ha determinato come prioritario il disegno e la realizzazione su misura di parte degli arredi fissi: in legno di ciliegio nelle aree dove ha prevalso il restauro filologico e in legno di betulla nella zona dei ragazzi, dove maggiormente si è intervenuto sulle strutture e sulla ricostruzione di pavimenti, intonaci e soffitti a cassettoni. La cucina, oltre ad essere l’elemento più rappresentativo di caratterizzazione dello spazio domestico, è elemento cerniera della disposizione e della distribuzione e comunica con il pranzo attraverso un bancone attrezzato. Nell’appartamento la zona notte dei bambini comprende un soppalco di circa 12 mq che crea uno spazio inaspettato, il regno da cui i bambini dominano l’ambiente circostante. Un letto e un basso scaffale-libreria in legno naturale come parapetto permettono di trasformare questo spazio in un nido protetto.

Impresa per le opere murarie: Edil 85; realizzazione delle opere in legno: falegnameria Tesio di Carmagnola e falegnameria Occhiali di Torino; serramenti esterni: falegnameria Tesio; restauri lignei: Polifroni Felice; restauro degli affreschi: Messori Joli Francesca; impianti tecnologici delle ditte: C.R.I.E. di Dall’Ora, Bertone Piero, Euroimpianti.